AL SIGNOR QUESTORE DI ROMA
Dott. Roberto Massucci
E,p.c.
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE COISP
Signor Questore,
siamo giunti a un punto oltre il quale non è più possibile tacere. Ci rincresce doverci esprimere in modo diretto, ma da anni questa Organizzazione Sindacale segnala, con toni sempre misurati e costruttivi, situazioni di grave criticità in alcuni Uffici, evitando accuratamente di arrecare danno all’immagine dell’Amministrazione.
Tuttavia, quanto sta accadendo attualmente presso il Commissariato di P.S. Esquilino supera ogni limite di tollerabilità. Avevamo più volte rivolto appello alla S.V. affinché potesse farsi
parte attiva nel mediare con la Dirigente, nell’auspicio di ristabilire un clima di serenità e collaborazione lavorativa, pur nella consapevolezza che la sua precedente gestione aveva già arrecato
serie criticità al Reparto Scorte.
A seguito della nostra prima nota, il Signor Capo di Gabinetto ci chiese la disponibilità per un incontro con la Dirigente in questione, cui avrebbe partecipato lui stesso unitamente alla Vice Capo di Gabinetto. Un invito che, naturalmente, accogliemmo con senso di responsabilità e nell’interesse generale. Sebbene l’esito dell’incontro non abbia prodotto un clima pienamente sereno, questa Organizzazione Sindacale, su proposta del Dott. Monastra, si è resa nuovamente disponibile ad avviare un nuovo percorso di dialogo e collaborazione. Tuttavia, già dai primi giorni di luglio, tale percorso si è rivelato sin da subito particolarmente difficoltoso, circostanza che lo scrivente ha prontamente rappresentato al Capo di Gabinetto, il quale ci ha rassicurato circa l’intenzione di monitorare costantemente la situazione dell’Ufficio. Purtroppo, la situazione non ha fatto altro che
peggiorare progressivamente. E se questi sono gli esiti delle garanzie che la Questura aveva assicurato circa il monitoraggio del corretto funzionamento dell’Ufficio, appare legittimo nutrire forti perplessità su quali effettive tutele possano essere garantite ai colleghi operanti in altri Uffici. Lo scrivente ha, quindi, nuovamente rappresentato le problematiche in atto, dapprima
alla Vice Capo di Gabinetto, successivamente al Signor Vicario, e infine direttamente a Lei, Signor
Questore.
Pertanto, riteniamo opportuno sottoporre alla Sua attenzione alcune delle numerose criticità riscontrate presso il Commissariato Esquilino.
La Dirigente gestisce il personale con modalità fortemente autoritarie, reprimendo ogni forma di dissenso interno. Chiunque esprima opinioni non conformi al suo modo di operare viene sistematicamente isolato, delegittimato davanti ai colleghi o addirittura messo in difficoltà sul piano professionale, generando un clima di tensione e timore diffuso.
Per citarle degli esempi, in tale senso, è la situazione che questa Segreteria ha più volte rappresentato alla Dirigente riguardo alla gestione interna dell’Ufficio, dove i capi settore – ammesso che vengano riconosciuti come tali – non hanno alcuna voce in capitolo e laddove presenti, in passato, venivano sistematicamente ritenuti responsabili dell’inefficienza del Commissariato.
Significativo è il caso dell’Ispettore incaricato della gestione dei servizi, appellato come “pietra dello scandalo”. Collega che per anni ha svolto il proprio compito con dedizione, continuità e
professionalità ma che, con l’arrivo della nuova Dirigenza, è improvvisamente diventato “inadeguato”. Tuttavia, il fatto che, in seguito alla sostituzione dell’operatore in questione, la situazione non è migliorata ma ulteriormente peggiorata, è elemento che parla da sé.
Ma andiamo in ordine. Nel richiamare l’atteggiamento di scarsa considerazione nei confronti del personale, riteniamo opportuno citare un ulteriore esempio che lo dimostra in modo evidente. Citiamo il caso di un dipendente pendolare, proveniente da fuori regione e separato, il quale, in forza di una sentenza, ha diritto a incontrare il proprio figlio in specifici giorni della settimana. Al riguardo, anziché favorire un minimo di conciliazione tra le esigenze familiari e quelle di servizio, la
Dirigente ha disposto turnazioni che, sistematicamente, lo vedono impiegato proprio in quelle giornate, con orari in netto contrasto con le sue necessità genitoriali. Quando tale problematica è stata rappresentata, la risposta ricevuta è stata che il dipendente risulterebbe 'poco presente'. A questo punto, ci permettiamo di dire: noi una domanda ce la faremmo…".
Altro caso eclatante che riteniamo opportuno riportare, riguarda alcuni colleghi con genitori in fase terminale, ai quali la Dirigente dispone, con poca sensibilità alle situazioni personali dei
dipendenti, continui cambi di ufficio e di turno. Situazione che oltre a gravare sulla già delicata situazione familiare dei colleghi, genera ulteriori disagi e dimostra un’evidente atteggiamento
vessatorio.
È doveroso segnalare l’inefficienza ricorrente nella gestione dei servizi, che frequentemente vengono comunicati con notevole ritardo. Sebbene talvolta gli ordini di servizio vengano preparati e
stampati in orario, essi vengono poi esposti, già con numerose variazioni, solo nel tardo pomeriggio, compromettendo l’organizzazione del lavoro.
Si tratta di una gestione irresponsabile che ha conseguenze dirette sul benessere del
personale: vi sono dipendenti costretti a lavorare senza adeguato riposo da oltre due settimane, e sottolineando che ciò non avviene per richiesta degli interessati, altri che si trovano a svolgere due turni serali consecutivi, seguiti, giustamente, da un giorno di riposo (permettendoci una nota di ironia), oppure due turni serali consecutivi seguiti da un turno mattutino 7-13. Notiamo con piacere che il cambio dell’Ispettore responsabile della gestione dei servizi abbia portato i suoi frutti.
E ancora, personale che, già da programmazione settimanale, viene impiegato in cinque o sei turni pomeridiani consecutivi. Colleghi che, dopo aver svolto il turno mattutino 7-13, concludono la
giornata lavorativa alle ore 19:00 e che nell’avanzare la legittima richiesta di saltare il turno notturno successivo, vengono comunque obbligati a svolgerlo. Segnaliamo anche la prassi di chiamare colleghi fuori servizio per effettuare accompagnamenti ai centri di accoglienza. Da tener presente anche, che la scelta dei servizi ricade anche sulla qualità operativa in quanto, il personale con esperienza, che sporadicamente avrebbe piacere ad essere impiegato nei servizi esterni per trasmettere le proprie
competenze ai colleghi più giovani, sia per beneficiare delle indennità, viene invece relegato a sole mansioni di ufficio, scelta che appare punitiva e discriminatoria.
Senza considerare che, da ordine di servizio, per citare un esempio, alla data del 25 settembre 2025, risulta che il Settore Amministrativa sia privo di personale a causa dell’assenza di tutti gli
addetti. Ci domandiamo pertanto, se l’Ufficio debba rimanere chiuso al pubblico. Episodio che, ovviamente, si inserisce all’interno di un più ampio contesto di cattiva gestione, che desta forti preoccupazioni per l’efficienza e la credibilità dell’Ufficio.
Va inoltre segnalato che, pur facendo ricorso allo straordinario programmato, questa Organizzazione Sindacale non riceve da tempo alcuna comunicazione preventiva in merito da parte del Commissariato Esquilino. Ulteriore e grave inadempienza da parte della Dirigente.
Ebbene Signor Questore, la misura ormai è colma. Ci risulta difficile comprendere perché, in situazioni analoghe, nei confronti del personale con qualifica di Agente, Sovrintendente o Ispettore
si sia sempre intervenuti con tempestività e fermezza, mentre, nonostante i numerosi tentativi di dialogo e le aperture dimostrate da questa Organizzazione Sindacale, si continui a tollerare l’operato
della Dirigente, il cui atteggiamento sta generando un clima di disordine e malessere diffuso.
Quanto sta accadendo presso il Commissariato Esquilino costituisce una grave mancanza di rispetto, in primo luogo nei confronti dei colleghi e soprattutto nei Suoi confronti, poiché Lei stesso, recandosi sul posto, aveva riposto piena fiducia nell’operatore della Dirigente.
Chiediamo con forza un Suo intervento urgente, affinché venga posta fine a questa situazione insostenibile, restituendo dignità, serenità e rispetto a tutto il personale del Commissariato Esquilino.
Confidando in un Suo intervento risolutivo e urgente, cogliamo l’occasione per porgere
distinti saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE COISP ROMA
Michele SPROVARA

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