Signor Questore,
con la presente, il COISP intende sottoporre alla Sua attenzione la gravissima problematica riguardante gli alloggi collettivi di servizio della Questura, per la quale chiediamo risposte concrete,
soprattutto in vista dell’inizio del Giubileo e il conseguente arrivo di un ingente aliquota di personale che sarà assegnato alla Questura di Roma, incrementato per far fronte all’anno Giubilare.
Di fatti, il prossimo mese di dicembre vedrà l’arrivo non solo degli agenti in prova del 227° corso e dei neo Vice Ispettori del 18° corso ma anche l’arrivo del personale trasferito con
movimentazione Ministeriale. Senza tralasciare che, il 31.12.2024 gli agenti del 225° corso termineranno la loro permanenza presso le strutture alberghiere, prorogata dopo la fine del periodo in
prova proprio a causa della crisi alloggiativa che sta caratterizzando da diversi mesi non solo gli alloggi collettivi di servizio della Questura ma anche l’intera Capitale. Al riguardo, ci giungono tante segnalazioni di colleghi che, in cerca di una sistemazione alloggiativa alternativa presso residenze in affitto, si scontrano ripetutamente con una totale indisponibilità di abitazioni e laddove presenti, con costi elevati e maggiorati, non solo nelle zone del centro ma anche nelle periferie.
Pertanto, la già esistente problematica alloggiativa, per le motivazioni sopra esposte, raggiungerà il suo culmine nel prossimo mese e senza soluzioni potrebbe portare molti colleghi a non
sapere dove alloggiare.
Siamo consapevoli che il regolamento di servizio prevede la concessione dell’alloggio solo agli agenti in prova ma non possiamo abbandonare a loro stessi tutti quei poliziotti che saranno
assegnati alla Questura di Roma, avendo chiesto di essere trasferiti nella Capitale sebbene distante centinaia, se non migliaia di Km dalla loro famiglia, pur di avvicinarsi alle loro zone di residenza che solitamente richiedono molti più anni di anzianità per ottenere il trasferimento. Sottolineando che, molti di questi colleghi hanno già una famiglia e una casa e considerando i prezzi esorbitanti, non hanno la possibilità economica di acquistare o di affittare un nuovo alloggio.
Come Organizzazione Sindacale, sempre attenta alle esigenze e al benessere dei Poliziotti, chiediamo all’Amministrazione di attivarsi per trovare una soluzione, anche temporanea, in modo da
dare al personale delle risposte e la possibilità di organizzarsi per reperire un alloggio in un mercato immobiliare molto difficile quale è quello dell’Urbe.

La soluzione di tale grave problematica non andrebbe a beneficio solo del personale ma gioverebbe anche e soprattutto al buon andamento dell’Amministrazione, che potrebbe
beneficiare pienamente dell’apporto fornito dai nuovi colleghi, liberi dalla necessità di doversi porre alla ricerca di un posto letto, con tutte le conseguenze negative di carattere economico e psico-fisico che ne scaturirebbero.
Il COISP confidando nella Sua sensibilità riguardo le questioni che attengono il benessere del personale ma in questo caso anche della piena funzionalità dell’amministrazione della Polizia di Stato
nella Capitale, resta in attesa di un cortese e urgente riscontro.
Cordiali saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE
Michele SPROVARA

Signor Questore,
il COISP intende sottoporre alla S.V. la questione relativa alla mancanza della ditta di 
facchinaggio di cui la Questura di Roma è sprovvista da ormai più di due anni,  problematica che questa O.S. ha già  rappresentato in diverse occasioni.
L’assenza della ditta di facchinaggio, per via della scadenza del contratto, continua a creare notevoli problematiche al funzionamento degli Uffici per ciò che  riguarda tutte quelle mansioni connesse alla logistica come, lo smaltimento della  documentazione oggetto di scarto d’archivio, la consegna e lo spostamento di  suppellettili nei vari uffici, il fuori uso del materiale e tante altre attività.
In particolare, per quanto riguarda lo scarto d’archivio previsto dalla  “Commissione di sorveglianza sugli archivi e per lo scarto dei documenti degli Uffici  dello Stato”, molti Commissariati e Uffici hanno provveduto a preparare la  documentazione da inviare al macero ma, ad oggi, tale documentazione giace nei vari  uffici in attesa di smaltimento. Al riguardo, si rappresenta che l’assenza di detto  servizio ha generato non poche difficoltà agli Uffici, al punto che gli stessi colleghi si  sono sostituiti agli operatori addetti, per il buon andamento dell’Amministrazione.
Pertanto, per evitare possibili incidenti o infortuni sul lavoro derivanti da attività  non previste per gli operatori di Polizia, chiediamo un Suo deciso intervento presso gli  organi competenti della Prefettura di Roma affinché venga ripristinato nel più breve tempo possibile il servizio di facchinaggio.  
In attesa di un cortese cenno di riscontro, l’occasione è gradita per porgerLe i più cordiali saluti. 

 IL SEGRETERIO GENERALE PROVINCIALE
 Michele SPROVARA